ZACCARIA

Per chi non lo sapesse è bene ricordare che la ZACCARIA è stata negli anni passati la più grande e importante costruttrice di flipper in Italia.

Fondata nel 1974 dai tre fratelli Marino, Franco, Natale e con sede a Calderara di Reno (BOLOGNA), la Zaccaria produsse il suo primo modello di flipper, il TEN UP modello elettromeccanico ad un solo giocatore. Nel 1975 vengono prodotti altri tre modelli il RED SHOW, il LUCKY FRUIT (entrambi modelli elettromeccanici ad un solo giocatore) ed il TEN UP versione a 4 giocatori. Nel 1976 invece esce il WOODS QUEEN ed il TEN STARS, il primo modello verrà poi prodotto nello stesso anno nelle versioni a 1-2-e 4 giocatori. L’ anno seguente, il 1977, vede l’ uscita di ben sette modelli di cui il MOON FLIGHT, l’ AEROBATICS, il SUPERSONIC ed il NAUTILUS, sono modelli elettromeccanici ad un solo giocatore, mentre il CIRCUS, l’ UNIVERSE, ed il COMBAT, pur essendo sempre modelli elettromeccanici hanno il pregio di essere a 4 giocatori, sempre del COMBAT viene prodotta anche una versione elettronica (primo modello elettronico prodotto da Zaccaria).

Nel 1978 invece viene prodotto un solo modello elettromeccanico (lasciando piu’ spazio alla produzione elettronica) il QUEEN’S CASTLE ad un giocatore, di elettronico vengono prodotti il WINTER SPORTS, il FUTURE WORLD lo HOUSE OF DIAMONDS tutti e tre modelli a 4 giocatori, mentre altri due modelli lo STRIKE e SKY JUMP (sempre elettronici) rimangono ad un solo giocatore. Il 1979 si apre per la Zaccaria come l’ anno del proprio consolidamento nel settore, difatti dopo l’ avvento dell’ elettronica nei flipper molte aziende italiane decisero di cessare la produzione anche a causa dell’ elevato investimento che avrebbero dovuto sostenere per mantenere la propria competitività e le poche aziende che ancora erano rimaste costruivano soltanto modelli elettromeccanici oppure kit di trasformazione e di lì ha poco anche esse chiusero, da quel momento Zaccaria rimase come unico produttore di flipper, che con il lancio degli elettronici SHOOTING THE RAPIDS, HOT WHEELS e SPACE CITY (ultimo modello ad essere ad un solo giocatore) era pronta per entrare negli anni ’80 con tutte le carte in regola. E’ bene ricordare che proprio l’ anno prima era uscito sul mercato un altro produttore di flipper e cioe’ BELL COIN MATICS (sempre a Bologna), anche se vero e proprio costruttore non si poteva definire visto che produceva soltanto kit per macchine gia’ esistenti, Zaccaria invece era un azienda totalmente autonoma a tal punto che non doveva più aquistare componenti da terze parti (come succedeva agli inizi) ma era arrivata al punto di costruirsi totalmente tutto ciò che serviva per poter assemblare un flipper. Nel 1980 uscirono soltanto tre modelli il FIRE MOUNTAIN, lo STAR GOD e lo SPACE SHUTTLE, tutti e tre flipper di grande successo, cosa che si ripetè anche nel 1981 con l’ uscita del EARTH WIND & FIRE e del LOCOMOTION, ma il vero cambiamento che dette nuova immagine ai flipper Zaccaria uscì soltanto l’ anno seguente cioè nel 1982, e qui è doveroso soffermarsi anche perchè fino ad adesso i flipper prodotti erano passati da elettromeccanici ad elettronici ma senza tanti cambiamentei per quel che riguardava il piano da gioco che era rimasto pressochè invariato con i soliti bumper e i soliti flap senza niente che potesse entusiasmare il gioco e renderlo più accattivante.

Come già dicevo nel 1982 uscì il vero mito dei flipper di costruzione italiana cioè il PINBALL CHAMP ’82, flipper innovativo sotto tutti i punti di vista a partire dal piano da gioco che includeva una rampa per poter mandare la pallina nel piano sopraelevato dove vi erano due penne che si azionavano al passaggio della pallina stessa e che erano comandati dagli stessi pulsanti di gioco, l’ intento era quello di dover buttare giù tutti i bersagli che componevano la parola „champ” per avere il bonus, ma oltre ai miglioramenti del piano ci fu una cosa che fece veramente impazzire tutti e cioè il parlato, perchè il flipper già dal momento in cui venivano inserite le monete emetteva, un messaggio per poi passare, quando si premeva lo start, a dire la frase „sfidate il campione” e successivamente altre frasi a secondo dei bersagli che venivano colpiti, io mi ricordo personalmente che vi erano fasi del gioco in cui non stava mai un attimo zitto perchè indicava in successione il colpire lo special, il red bonus, di mandare la palla in rampa, ecc. cosa che ha reso questo flipper un modello da poter essere messo ancora nei bar fino agli inizi degli anni ’90. Ricordo soprattutto un noleggiatore che avendone uno guasto era pronto a sacrificare parti elettroniche di modelli ben più recenti pur di rimetterlo in sesto. Altro modello, uscito nel 1982, fu il SOCCER KINGS, flipper che come l’altro aveva un piano rialzato con una sola penna che serviva a tirare i rigori in porta, perchè al posto dei bersaglietti questa volta era stata messa una fessura che fungeva da porta e nel mezzo una astina con gommino che faceva le veci del portiere, in più sul piano superiore era stato inserito anche un piccolo display a due cifre che emulava il tabellone segna punti, sul display comparivano i rigori che si potevano tirare sul piano superiore, tali rigori si accumulavano giocando nel piano principale e anche questo flipper riscosse uno strepitoso successo visto che era chiaramente ispirato all evento dei mondiali di calcio in Spagna, uscì a settembre del 1982. Nel anno seguente, il 1983, Zaccaria ancora reduce del successo del „pinball champ” si vide costretta a rimettere in produzione il flipper anche per quest’ anno a causa delle numerose richieste anche dal mercato estero, anche se non tardarono ad arrivare altri successi come il TIME MACHINE, flipper che proponeva il passaggio da passato al futuro usando una base mobile che a secondo di dove veniva lanciata la pallina saliva in superficie inserendo sul piano i tre bumpers e altri bersagli, è bene comunque far presente che già dal „soccer kings” era stato inserito il famoso „game time bonus” opzione che consentiva di utilizzare l’ ultima pallina in gioco per poter accumulare dei secondi da usare al momento che l’ ultima pallina fosse andata in buca, tale opzione permetteva di giocare per il tempo che si era accumulato (un massimo di 99 secondi) senza limite di palline, in pratica si giocava l’ ultima chance per vedere di arrivare a vincere un „extra ball” (che avrebbe fermato il tempo) oppure di vincere addirittura il „replay”, terminato tale limite avveniva la estrazione delle ultime due cifre del punteggio in pratica il „match”. Altro successone di quel anno fu il FARFALLA, flipper che riprendeva lo stile del „pinball champ” con in più molti bersagli a caduta. Nel 1984 usciro soltanto due modelli il meno conosciuto DEVIL RIDERS, ed il già più considerato MAGIC CASTLE, modello che si ambientava in un castello infestato da fantasmi e spiriti. Il 1985 fu l’ anno in cui Zaccaria propose altri tre flipper che riscossero grande successo, il ROBOT, flipper che proponeva come novità dei cilindri che uscivano dal piano da gioco una volta che si era mandata la pallina sul ponte, il secondo modello il CLOWN, proponeva invece come attrazione principale una carta che passando verticalmente su una ferrovia doveva essere colpita, cosa molto strana del „Clown” era che a differenza dei precedenti modelli era totalmente assente il parlato rendendo il flipper a lungo andare monotono, il terzo modello era il POOL CHAMPION, flipper ispirato al gioco del biliardo che pur essendo molto semplice come piano da gioco riscosse una discreta notorietà.

Nel 1986 uscirono altri quattro modelli, il primo fu il BLACKBELT con grafica ispirata alle arti marziali e la sua caratteristica principale era quella di riproporre sul piano da gioco le mosse e gli attacchi del karate e del judo, il modello seguente, il MEXICO ’86, era esplicitamente dedicato ai mondiali di calcio che si svolgevano in quel periodo in Messico, il flipper anche se molto carino era soltanto una diversa riedizione del modello Soccer King uscito nel 1982, in pratica era stato eliminato il piano superiore e inserita l’ area di attacco sul piano principale rendendo il flipper molto scarno.

Lo ZANKOR, modello che segui’ il Mexico ’86, ebbe invece un successo veramente strepitoso, anche perchè il piano da gioco questa volta era stato letteralmente inzeppato di nuove rampe e di tante altre simpatiche trovate che rendevano il gioco molto frenetico, già dal lancio della pallina bisognava riuscire a centrare la giusta canaletta per avere il bonus di lancio, una volta sul piano principale si doveva cercare di colpire e distruggere tutti i nemici rappresentati dai bersagli e dalla presenza di una grotta che riprendeva a pieno lo spirito e l’ ambientazione della grafica della testata rappresentante un „tarzan” che doveva lottare con ragni giganti, tarantole ed altro fino a riuscire a salvare la bella ragazza imprigionata.

Il flipper aveva tra l’ altro anche una colonna sonora di prima categoria, difatti non vi era più soltanto il suono di sottofondo, ma anche vera e propria musica che si attivava quando la pallina entrava nella grotta o in rampa, gli effetti anche essi molto più curati rendevano la partita a flipper una vera e propria avventura.

La Zaccaria, nel 1986, produsse anche un flipper in kit, il MYSTIC STAR che purtroppo io non ho mai avuto occasione di vedere di persona, solo di recente ho trovato il depliant che lo rappresenta istallato su un mobile appositamente costruito, nel kit invece venivano forniti soltanto il piano da gioco, il vetro della testata e le memorie o schede da sostituire a quelle già esistenti, per il mobile invece bisognava riadattare quello di qualche altro flipper Zaccaria, così facendo si arrivava ad avere un modello completamente nuovo e ad un prezzo molto meno elevato se confrontato all’ aquisto di un flipper completo.

Il 1987 per Zaccaria fu un anno totalmente negativo, difatti già il primo modello prodotto lo SPOOKY con soggetto grafico principale un gufo riscosse uno scarso successo a causa della sua quasi totale assenza sul piano di bersaglietti, in pratica c’era un buon 40% del piano in cui non vi era proprio niente e la pallina poteva spaziare senza colpire nessun bersaglio e quindi senza fare punti, questa cosa risultò molto noiosa già dalle prime partite classificando il flipper come „spoglio” di qualsiasi attrazione, l’ unica cosa simpatica erano gli occhi del gufo disegnato sul vetro della testata che ad inizio partita sbattevano dando l’ impressione di essere veri.

L’ altro modello prodotto in quel anno, è lo STAR’S PHOENIX che come attrattiva esponeva a centro piano una ferrovia con inserite delle carte pendenti che formavano la scritta phoenix anche se era più il fastidio che la vera utilità, la prima versione di questo flipper venne prodotta con il mobile di colore viola, mentre il mese seguente ne venne prodotta un altra versione che di diverso aveva soltanto il mobile colorato di nero, e venne chiamato NEW STAR’S PHOENIX, di tali modelli ne sono stati prodotti molti pochi, anche perche uno è stato in produzione per un mese soltanto mentre l’ altro solo poco più a causa della chiusura della azienda.

Vi è anche un modello di flipper prodotto dopo il New star’s phoenix di cui ne esistono soltanto pochissimi esemplari anche perchè la Zaccaria chiuse quando questo modello era entrato da pochi giorni in produzione e venne distribuito soltanto a pochi dei distributori ufficiali italiani, tale flipper, il FAST TRACK, modello raffigurante il mondo dei motori, verrà poi riprodotto dalla MR.GAME (azienda che nel 1988 rimise in piedi la produzione di flipper nella stessa sede di via Armaroli a Calderara di Reno) nel 1988 con il nome di MOTOR SHOW.

In conclusione si puo’ dire che la Zaccaria è stata una delle poche aziende produttrici di flipper in Italia ad aver esportato la propria produzione anche all’ estero riscuotendo un enorme successo nel mercato ed inoltre, (cosa che in pochi forse sapranno) nel 1983-’85 vennero prodotti anche tre videogames il MONEY MONEY ed il forse più noto JACK RABBIT uscito addirittura in tre versioni, poi fu la volta dello SHOOTING GALLERY, sebbene prodotti nel momento del boom dei videogiochi elettronici, non ebbero comunque un grande successo costringendo la Zaccaria ad orientarsi soltanto sul mercato dei flipper di cui era leader.

Cristiano Corti